Vianelli vince per distacco il G.P. del Recioto a Negrar

l bresciano si è involato sulla salita che porta a Corrubio - Filippi e Corradini ai posti d'onore - Ottima la organizzazione del G. S. Valpolicella CSI

NEGRAR, 23 aprile
Il bresciano Vianelli, alla sua prima gara stagionale, si è imposto con distacco nel Gran Premio Palio del Recioto. Una vittoria legittima, conquistata di forza, costruita metro su metro, proprio nel finale su quel tratto di percorso più duro che porta da Prun a Corrubio.

Vianelli ha giocato tutte le sue carte a disposizione alle prime asperità, dove era giunto in compagnia di altri concorrenti tra i quali Castelletti, Filippi, Corradini e Vigni, tra i più attivi. E' scattato una prima volta, ma sulla sua ruota si sono prontamente buttati gli avversari. Non si è dato per vinto. Si trovava in giornata di grazia per cui poteva osare.

Facendo appello a tutte le sue risorse fisiche e di scalatore, Vianelli, ci riprovava una seconda e ter­za volta. Finalmente azzeccava il colpo buono. In breve il distacco dagli inseguitori, sgranati in fila indiana, aumentava a vista d'occhio. Cento, duecento, trecento e poi cinquecento metri. Saliva come un capriolo, verso l'alto, mentre alle sue spalle si faceva sempre più netto il di­ stacco. Sul culmine transitava con circa due minuti di vantaggio. Poi a capofitto nella pericolosa discesa verso Negrar e Parona.

Pedron, che accusa noie al cambio, è già tagliato fuori dalla lotta. Poco dopo abbandona assieme a Dal Dosso. Il primo traguardo a punteggio è vinto chiaramen­te da Fava che transita con una ventina di metri di van­ taggio su Frison e più distan­ ziato il gruppo. Fava insiste nel suo tentativo. Si aggiudicherà anche il secondo traguardo (decimo giro) e il terzo (quin­dicesimo passaggio). Alle spal­le di Fava, Frison che riesce a agganciarsi al battistrada.

Si punta ora verso S. Ma­ria e Parona. Poco dopo il ri­ congiungimento generale a Fumane. Un tratto di strada bianca, costringe i concorrenti a procedere con prudenza. Da S. Pietro transitano per primi Bompieri e Faccioli se­ guiti a breve distanza da Martini e Bottazzini, più lontano il gruppo.

A Domegliara, Mar­ tini e Bottazzini, vengono rag­giunti dal grosso trascinato da Corradini. Bombieri e Fac­cioli alternandosi al comando sono i primi ad affrontare la salita della Masua. Gli scala­ tori hanno buon gioco e gra datamente si portano nelle prime posizioni. In vetta tran­ sita per primo Fasoli seguito da Corradini e poi in fila in­ diana tutti i concorrenti ri­ masti in gara fino a questo momento. Nella discesa su Negrar si forma al comando un gruppetto di circa venti unità. Fora Fasoli e per il bravo corridore della Gaiga la corsa è ormai finita.

Si transita ancora da Parona, S. Floriano, S. Pietro Inc. a S. Ambrogio con al comando Righi, Martini, Corradini, Fa­va, e via via gli altri. Stac­cati Maffolini, Cestari e Pasetto. Fora poco dopo Savo. In prossimità di S. Pietro scattano Vighi e Martini ma dalle retrovie si fanno luce Corradini e altri tre concor­ renti. A Pedemonte Martini, Castelletti, Filippi, Corradini, Vianelli e Vigni transitano con un vantaggio di circa 30" su Magrinelli e Farina. Più lontano il gruppetto dei ritar­datari. Nulla di mutato a Ne­grar.

Sulle prime rampe della salita che porta a Torbe, scatta Vianelli e in breve farà il vuoto tra sè e gli inseguito­ri. Il corridore bresciano sa­le con disinvoltura. Alle sue spalle Castelletti, Filippi e Corradini, lontani gli altri.

Vianelli si aggiudica il pre­mio di traguardo di Prun e sempre più solitario prosegue verso la meta. Un altro tratto di strada bianca, ed eccoci a Corrubio dove sul culmine si è data convegno una folla nu­ merosa di tifosi e turisti. Via­nelli transita con circa 2' di vantaggio su Filippi, Corradi­ni, e più lontano Castelletti che sta accusando la fatica. Il bresciano si butta a corpo morto nella discesa. Il tachi­metro della «1100 » sulla qua­ le siamo ospiti sfiora i 70 chilometri l'ora.

Soltanto dopo aver superato Fane e Prun riusciamo a portarci nella scia del fuggitivo, lanciato verso la sua grande e prima impresa stagionale. Soltanto una foratura può togliere a Vianelli la gioia della vittoria finale.

A Negrar, Parona e Pe­demonte un folto pubblico staziona ai lati della strada. Vianelli, provato cala legger­mente di tono, tuttavia trove­rà ancora la forza per giunge­re solo e tagliare il traguardo con un vantaggio di 2' su Fi­lippi che nella volata ha ragione di Corradini alquanto rialzato.
Poi alla spicciolata gli altri, mentre il foltissimo pub­blico ha quasi invaso comple­ tamente il rettilineo d'arrivo.

Giudice d'arrivo Castrini, presidente di giuria Garabello, fiduciario provinciale Ba­ rana. Ottima l'organizzazione del G.S Valpolicella CSI Sal­vo qualche caduta, nessun in­cidente di rilievo in una gara che deve essere annoverata tra le più belle di questa stagione.

Ordine d'arrivo
  1. VIANELLI Pier Franco (U.S.C. Pedale Bresciano) che compie i km. 137 del percorso in ore 3.34', alla media di chilometri 38,410;
  2. Filippi Livio (Pol. B. Gai­ ga Verona) a 2';
  3. Corradini Gastone S.C. Garibaldina SAV Verona)  s. t.;
  4. Vighi Franco (Ciclo Zoppas Cremoma) a  2'45";
  5. Castelletti Lui­ gi (S. C. Padovani) s. t.;
  6. Fava Roberto (U.C. Ped. Ve­ loce Carpi) a 6';
  7. Davo Angelo (C.S.I. Olimpia Pasinflex) s. t.;
  8. Magrinelli Gio­ vanni (G. S Valpolicella CSI) a 8';
  9. Martini Franco (S. C. Pedale Modenese) a  8'30";
10. Bottazzini Renato (Pol. B. Gaiga Verona) a 11';
11. Bom­bieri Luigi (id.) s. t.;
12. Pa­ setto Paolo (G. S. Valpolicella CSI) s. t.;
13. Farina Libe­ro (Ciclo Zoppas Cremona) s. t.;
14. Marchesini Guido (S.C. Pedale Bresciano) s. t.;
15 Frison Gianfranco (C.S.I. Albisagnego Padova) a 15'.