Il palio d'oro alla carriera verrà quest'anno assegnato a un campione d'oltralpe: il ciclista Eddy Merckx, considerato uno dei più grandi di tutti i tempi.
Il proverbio “l'importante è partecipare” per lui non valeva, perchè gareggiava solo per vincere, tanto che gli venne affibbiato il soprannome “cannibale” per la sua caratteristica di divorare gli avversari.
Vinse cinque Tour de France, i primi quattro dei quali in anni consecutivi, dal 1969 al 1972, e conquistò il record di 35 vittorie di tappa. Nello stesso periodo vinse Cinque Giri d'Italia, due giri del belgio e un Giro della Svizzera. Al suo albo d'oro si devono aggiungere una Vuelta de Spagna nel 1973, tre campionati del mondo su strada, 32 classiche e numerose altre gare. Su 1800 corse a cui partecipò ne vinse ben 525.
Nel 1972 il campione, nato in una cittadina nei pressi di Bruxelles, stabilì il record mondiale dell'ora al velodromo di città del Messico, coprendo la distanza di 49.432 chilometri in 60 minuti. E non è finita: basta ricordare i sette primi posti in altrettante Milano-Sanremo.
“Eddy Merckx ha vinto in campo ciclistico tutto quello che c'era da vincere” scrisse di lui la Gazzetta dello Sport. Per questo fa ormai parte della storia.