La Polisportiva CSI Valpolicella può esaere con ragione soddisfatta. L'organizzazione del « XII Gran Premio del Recioto » è stata inappuntabile. La scelta del percorso (tre giri per un totale di 90 chilometri) con una « intelligente » salita di ben cinque chilometri attraverso i paesi di lago, Prun e Fane, ci è apparsa quanto mai appropriata, cosi come ci sono sembrati felici la bontà dei ricchi premi in palio e il gran numero di partecipanti. Alla partenza infatti i concorrenti erano circa ottanta. Se si considera poi l'immensa folla che assiepava le strade, entusiasta e contenta, non dimenticando la giornata feriale, si deve concludere in tutta sincerità che le speranze sono andate più in là di qualsiasi timida previsione.
Dunque è stata una grande corsa e per una corsa così « corposa » ci doveva essere un degno vincitore. E Mario Da Ros, il vincitore di ieri, ne è stato l'autentico campione. Ha vinto il più forte, il più preparato, di conseguenza niente dubbi o riserve. Se si esclude un primo momento in cui il vincitore non è stato presente, si può dire che dal secondo giro l'uomo di Treviso non è mai mancato e negli allunghi e nelle scelte precise delle fughe. Quando poi ha colto l'attimo per sferrare il colpo decisivo e meditato non c'è stato nessuno in grado di poterlo contrastare.
Un «exploit» dunque il suo chiaramente meritato. Ma di una spanna inferiore al trevisano dobbiamo, per onore di cronaca, collocare anche Rossignoli e Giacomini autori con lui della fuga decisiva e splendidi comprimari. Non hanno vinto, ma ciò non toglie nulla ai loro meriti.
Si parte compatti, e per un paio di chilometri non si registra niente di rilievo. Ad un tratto Ferro rompe gli indugi, scatta e si distacca perentoriamente dal gruppo. La sua azione prosegue solitaria per una quindicina di chilometri, ma nessuno dei favoriti dà importanza allo scatto di Ferro. Sulla salita infatti il «solitario» viene ripreso e per tutto il secondo giro non succede più nulla.
Il ritorno sul salitone provoca però lo scossone che cambia il volto alla gara. Vedovello, Rossignoli e Da Ros allungano guadagnando una manciata di secondi sul gruppo inseguitore. I tre filano in perfetto accordo, risucchiano altri secondi e si preparano a riaffrontare di nuovo e per l'ultima volta l'asperità. Il gruppo è ora vicino, Vedovello cede mentre Rossignoli e Da Ros non sembrano intenzionati a desistere dalla loro azione. Degli inseguitori Giacomini riesce a portarsi vicino ai battistrada. Un'ultima curva a gomito poi il traguardo si profila: Da Ros ha l'impennata micidiale, si stacca dai compagni e vince con alcuni metri dai rivali.
Questo l'ordine d'arrivo:
1. Da Ros Mario (GS Crich Treviso) che compie il percorso di cnilometri 86 in ore 2 e 27" alla media di 35.102.
2. Rossignoli Luciano (GS Valpolicella CSI) s t.;
3. Giacomini Bruno (GS Mariani Calì Brescia) s.t;
4. Vedovello Maurizio (SC La Fauna Vicenza) a 20 secondi;
5. Bortoletto Claudio (SC Padovani) s.t.;
6. Miozzo Flavio (GS Despar Padova);
7. Da Re Ermenegildo (GS Crich Treviso);
8. Vencato Flavio (SC La Fauna Vicenza) ;
9. Frigo Renato (CSI Pejo Vicenza);
10. Mella Graziano (UC Riese Bergamo):
11. Pagani Daniele (GS Mariani Calì Brescia);
12. Gatti Mario (UC Pedale Bresciano) a 1.40;
13. Veronesi Maurizio (G.S. Lupatotino);
14. Goffi Maurizio (AS Gavardo Brescia);
15. Macchini Renzo (Pedale Ravennate).