Quinta firma consecutiva di un corridore « straniero » nell'albo d'oro del Gran Premio Palio Recioto di Negrar. La corsa è stata vinta quest'anno dal vicentino Giovanni Battaglin, che ha colto un successo dopo una corsa piena di imprevisti e di colpi di scena. Una quarantina di corridori prendono il via con slancio nel circuito di Negrar.
Già dopo i primi due giri la corsa assume un volto che durerà per tutti i trenta passaggi per le vie del paese. A dettar legge è Rigotto, il quale riesce a distanziare il gruppo in collaborazione con Storari. I due sembrano ben impostati nella loro azione ma l'idillio dura solo qualche giro. In una curva, indove il ghiaino obbliga i corridori a rallentare parecchio, Rigotto coglie di sorpresa il compagno di fuga e se ne va tutto solo.
La sua azione è fuori da ogni logica tattica, ma ciò non toglie che ogni schema possa essere sovvertito. I trenta giri del circuito sono infatti un monologo di Rigotto che a un ritmo disperato pigia sui pedali guadagnando circa 5 secondi ogni passaggio, sino ad arrivare ad un distacco massimo di quais un minuto e mezzo.
Dietro di lui intanto è una continua girandola tra gli inseguitori. I tentativi di recupero si spengono quasi subito o perché l'iniziativa è individuale o perchè gli inseguitori non trovano il giusto affiatamento. C'è chi considera ormai incolmabile il distacco accumulato dal battistrada, che può contare anche su un efficace gioco di squadra. I suoi compagni infatti, anche se un pò scettici sulle possibilità di vittoria di Rigotto, riescono con successo ad arginare ogni tentativo di evasione. Ma, a lungo andare, il gioco costa troppe energie al gruppo « Fauna » di Vicenza, e piano piano tutta la squadra scompare dalla scena, mentre Rigotto continua nella sua avventurosa fuga.
Alla conclusione dei trenta giri di circuito la corsa entra nella seconda fase. Rigotto è ancora in testa con un vantaggio di 1'25" e punta con decisione su Pedemonte, mentre dietro di lui Pancheri, Dal Dosso e Marchiante sono riusciti a sganciarsi dal gruppo, nelle retrovie intanto s'inizia la controffensiva degli scalatori, che tentano di portarsi nelle posizioni di testa prima dell'inizio delle salite che portano a S.Anna d'Alfaedo.
E' una lotta senza quartiere che si conclude con un colpo di scena. Al secondo passaggio da Pedemonte, infatti, Rigotto vede dietro di sè un gruppetto di cinque avversari che gli sta piombando addosso. Tenta uno scatto, ma le gambe non rispondono. La pedalata del solitario corridore, che per oltre 50 chilometri ha accarezzato il sogno di una vittoria clamorosa, si smorza d'improvviso e, prima di subire l'onta di vedersi sorpassato, alza il braccio in segno di resa e si ritira avvilito.
La partita rimane aperta ad un gruppetto comprendente i vicentini Battaglin e Lora, e i veronesi Morelli, Clementi e Dal Dosso. All'inizio della salita che porta a Torbe, Prun e Corrubio, dove è posto il gran premio della montagna, la [...]
Ermanno Ferriani
ORDINE D'ARRIVO:
1. Battaglin Giovanni (V. C. Vicenza Campagnolo) che compie km. 126 in ore 3.05' alla media di 40,865;
2. Lora Armando (id.) a 1'20'';
3. Da Ros Mario (G.S. Crich Treviso);
4. Clementi Carlo (G. S. Bettotti Borgo di Trento)
5. Chies Gino (G.S. Crich Treviso);
6. Tagliente Giorgio (S.C. Garibaldina Sav);
7. Brenteganl Enzo (G. S. Ponton);
8. Tabarelli (Gs. Bettotti Borgo di Trento) tutti a 44';
9. Morelli (id.) a 5'15";
10. Cavazzana